Derthona Scaldapulce

Dall’esperienza delle micro-vinificazioni delle M.G.A. dei nostri Barolo, ecco la prima vigna vinificata in purezza di Derthona: Derthona Scaldapulce.
Siamo stati i primi Barolisti «forestieri» ad approdare nei Colli Tortonesi. Nel 2019 abbiamo deciso di non fermarci e abbiamo voluto vinificare il nostro secondo Derthona.
Da un’accurata selezione delle nostre uve di Timorasso nei 3 ettari in Monleale, nella parte esposta ad est, e ad una maggiore altitudine dello storico vigneto Scaldapulce, nasce così il nostro primo cru di Derthona: il Derthona Scaldapulce.
Proprio come per i cru del Barolo.
Una produzione ridotta, solo su allocazione.
Il primo cru e un’infinita nuova storia da scrivere.
nome prodotto
Colli Tortonesi Timorasso DOC Derthona Scaldapulce
uve
100% Timorasso
zone produzione
Monleale – Vigna Scaldapulce
esposizione e altitudine:
sud-ovest, sud, est – 250 mt. s.l.m.
tipologia del terreno
calcareo limoso
sistema allevamento
Guyot
densità dell’impianto
5.000 ceppi per ettaro
epoca di vendemmia
Fine Settembre
grado alcolico
14% vol.
temperatura di servizio
6/8 °C
scheda tecnica
In seguito alla vendemmia manuale di uve timorasso dal nostro vigneto Scaldapulce a Monleale, dove andiamo a selezionare le uve migliori e con una perfetta esposizione, si passa ad una criomacerazione. Decantazione statica sempre in acciaio e successiva fermentazione spontanea in cemento a circa 17°C di temperatura per 25 giorni. Affinamento in acciaio sulle fecce fini per 18 mesi per esaltare le note verticali e successivamente 7 mesi di affinamento in bottiglia.
caratteristiche organolettiche
Colore oro fuso con i suoi riflessi verdolini. Al naso è intenso e variegato con una spiccata presenza di mineralità. In bocca risulta verticale, sapido, largo, strutturato e molto persistente. Un vino che si presta bene ad un lungo affinamento.
abbinamento perfetto
Il Derthona Scaldapulce si abbina perfettamente a ricette ricche, a piatti di pesce come alici, capesante, ma anche agli antipasti della cucina piemontese come l’insalata russa (verdure lessate tagliate a pezzetti unite alla maionese), il vitello tonnato (sottili fette di carne cotta servita fredda accompagnate dalla salsa di uovo e tonno), carne cruda all’albese con tartufo; ai formaggi erborinati a pasta grassa. Ma anche il Montébore. Spaziando tra le tradizioni mondiali troviamo in Francia la raclette (formaggio fuso accompagnato con salumi e verdure), l’escargot a Bourguignonne (lumache con burro, aglio e prezzemolo), la French onion soup. In Spagna al polpo alla gallega. In Svezia la skagenrora (salsa di gamberetti con salmone affumicato e maionese). In Islanda Plokkfiskur (halibut cotto con patate lesse). In India il samosa (snack di pasta fritta ripieno di verdure, legumi, carne). In Thailandia il Yum Nua (insalata di manzo). In Giappone i piatti cotti secondo il metodo della tempura.